domenica 25 dicembre 2011

Clamoroso: 700 psichiatri forensi hanno RIFIUTATO l'intervista di Warshak




Lo dichiara una mesta nota del blog di Richard Warshak del maggio 2011, diffusa in questi giorni dai profeti italioti della p.a.s. con la solita tracottante mistificazione del dato scientifico. Non è così per Warshak, il quale negli states rischia addirittura che alcuni professionisti gli tolgano il saluto.

Infatti, si è tenuta proprio nel maggio scorso l' International Conference of the Association of Family and Conciliation Courts, alla quale hanno partecipato circa 1000 esperti di psichiatria e psicologia forense. Nel corso della conferenza Warshak e i suoi accoliti hanno proposto ai partecipanti una intervista sul tema dell'inclusione dell'alienazione genitoriale nel DSM-V, la futura edizione del Manuale Diagnostico e Statistico della American Psychiatric Association attualmente in corso di redazione.

Tra i mille partecipanti sono stati ben 700 i professionisti della psichiatria forense che hanno rifiutato ogni contatto con gli accoliti pro P.A.S., onde non finire invischiati nella consueta mistificazione del dato scientifico.

In merito ai trecento "spartani" costretti alle Termofili, cioè messi alle strette dagli intervistatori, è lo stesso Warshak a dichiarare la sconfitta dell'aver ricevuto risposte di argomento diverso sulle possibili cause che inducono un bambino a rifiutare il genitore non convivente (il 98% dei 300 intervistati), ma tutte le risposte sono risultate univocamente contrarie all'inclusione della p.a.s. (sindrome di alienazione genitoriale) nel DMS-V.

Per questa ragione Warshak sul suo blog si domanda se non sarebbe stato più opportuno evitare del tutto la parola "alienazione" dall'intervista, utilizzando domande semplici come: "Credi che ci siano alcuni casi in cui il comportamento del genitore rifiutato non ha contribuito in modo significativo al rifiuto di un bambino?"

Data la non infallibilità del comportamento umano, vista e studiata nel maschio della specie, non crediamo affatto a questa possibilità. Un bambino che rifiuta uno dei due genitori ha sempre delle ottime ragioni, fosse anche l'assegno di mantenimento con il quale il padre ricatta la madre.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNcRr78EMfN7pSnFuuYnvEYposC8l-bxToRpoZ9qP4cb4ezOcftmt01v1rp8YGL9Ex4x3WoXKDz8W7RjNyK8mWmIlKh36ixYHdwXJG_yw0nbxa-UOKSdYdG_vxvyl0nx6m0MqnRCI6TCpc/s1600/2011-12-26_071027_treciento.jpg

LA MISTIFICAZIONE ITALIANA

In Italia, come visibile dallo screen shot, la mesta notizia data da Warshak è stata magnificata e gonfiata a dismisura e dei 700 rifiuti "a priori" si è persa traccia, mentre sui restanti "300 spartani" gonfiati fino all'intero totale dei partecipanti è stato millantato il plauso alle tematiche della p.a.s.

Secondo il traduttore della Geobox.IT Srl di Firenze, infatti, il solo tema trattato dalla conferenza annuale dell'Association of Family and Conciliation Courts del maggio scorso sarebbe stato la p.a.s. (sindrome di alienazione genitoriale) e la sua introduzione nel DMS V. Essendo ciò evidentemente un incredibile Falso, visto che la conferenza annuale della AFCC ha come oggetto solo temi scientifico - legali a carattere nazionale e anche, dove occorra, il rinnovo delle cariche.

A beneficio dei lettori è giusto ribadire che l'applicazione forense è considerata una branca minore della Psichiatria, la quale invece si fonda sulla ricerca, sul dato statistico e sugli studi accademici. Lo stesso accade in Italia, dove la figura professionale che più si avvicina ad uno psichiatra forense americano è quella dello psichiatra delle "assicurazioni", cui nessuno attribuirebbe una cattedra di "ricerca" anche per la peculiare staticità dell'argomento giurisprudenziale.

Diffidate dalle imitazioni: in Italia le politiche della P.A.S. sono propugnate da alcuni mediocri studi legali, pochi psichiatri assicurativi e da 24 associazioni che non hanno neppure 8 membri ciascuna, ma pescano nel fondo del 5x1000 a discapito del lavoro di tutte le Onlus impegnate nel volontariato. E' storia che l'amministratore della Geobox.IT Srl, attuale traduttore degli scritti di Warshak e webmaster del pacchetto pubblicitario p.a.s. (500 pagine facebook, più di 100 siti web), sia un ex esercente del settore telematico della pornografia. L'uomo è attualmente sotto processo per gravi maltrattamenti familiari, il reato a lui ascritto è stato sancito da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione.

Il ddl 957 che ha la presunzione di voler introdurre dal nulla la p.a.s. nel nostro ordinamento giudiziario è incostituzionale alla stregua delle leggi razziali di Mussolini, perché di fatto introduce un pregiudizio medico giudiziario nei confronti del minore impedendone la testimonianza in Tribunale e/o rendendola inascoltabile per "malattia".

Originale: http://giustizia-quotidiana-no-pas.blogspot.com/2011/12/clamoroso-700-psichiatri-forensi-hanno.html

Loredana Morandi

Babbo Mistifico e lo scenario di Natale preso in prestito

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Il racconto commerciale della P.A.S.:
"Babbo Mistifico e lo scenario di Natale preso in prestito".



Da notare l'utente che invoca il "si alla violenza sulle "streghe", da mettere al "rogo", sulla pagina falsa "No alla violenza sulle donne".

Loredana Morandi

martedì 20 dicembre 2011

Francisco Serrano, il giudice pro P.A.S., sospeso due anni dalle funzioni giudiziarie per abuso di potere

Sospeso due anni per abuso di potere il giudice spagnolo pro P.A.S. !

TRIBUNALES | Cambió el turno de custodia de un menor

El Poder Judicial suspende al juez Francisco Serrano, acusado de prevaricación

Europa Press | Madrid
Actualizado martes 19/07/2011 13:56 horas

La Comisión Permanente del Consejo General del Poder Judicial (CGPJ) ha acordado suspender cautelarmente en sus funciones al juez de Sevilla Francisco Serrano, procesado por un presunto delito de prevaricación tras modificar el turno de custodia de un niño de 11 años de edad establecido por el Juzgado de Violencia sobre la Mujer número 4, ampliando en día y medio su estancia con el padre divorciado al objeto de garantizar que pudiera salir como paje en una cofradía de la 'Madrugá' sevillana, según han informado a Europa Press fuentes del consejo.

Por estos hechos, la Fiscalía solicita para el magistrado diez años de inhabilitación y el pago de una multa de 5.400 euros por un delito de prevaricación dolosa. El TSJA ha exigido al magistrado una fianza de 7.200 euros por estos hechos.

Por su parte, la acusación particular que ejerce la madre pide para el juez 20 años de inhabilitación y el pago de una multa de 14.400 euros por un delito de prevaricación dolosa, mientras que, en concepto de responsabilidad civil, solicita que indemnice a la madre con 60.000 euros por los daños morales y físicos sufridos; al menor con 100.000 euros por los mismos daños, "en particular el gravísimo estigma público", y al otro hijo menor de la querellante con 12.000 euros.

La Audiencia de Sevilla, que se pronunció sobre los hechos objeto de controversia legal, respaldó la actuación del juez de Familia.

La Comisión Permanente del CGPJ ha tomado esta decisión tras el informe favorable a la suspensión emitido por la Fiscalía y después de que el Tribunal Superior de Justicia de Andalucía (TSJA) dictara el pasado día 11 de julio auto de apertura de juicio oral contra el magistrado por un presunto delito de prevaricación.

La Comisión Permanente aprueba la suspensión cautelar "sin que esto suponga entrar en el fondo del asunto". Esta medida cautelar perdurará mientras dure el procedimiento judicial y hasta que recaiga sentencia absolutoria o auto de sobreseimiento. La Comisión Permanente elevará este acuerdo para su ratificación al Pleno del CGPJ, en su próxima reunión ordinaria.

Originale dell'articolo al link: http://www.elmundo.es/elmundo/2011/07/19/andalucia_sevilla/1311076584.html

lunedì 19 dicembre 2011

Affari Italiani. "Padri separati uniti contro le donne: boom di falsi siti, è allarme". La denuncia

Venerdì, 16 dicembre 2011 - 12:06:54

Gentile redazione,

faccio seguito all'articolo "Padri separati/Tre milioni sotto la soglia della povertà" (http://affaritaliani.libero.it/cronache/padri-separati111211.html?refresh_ce).

La pur buona pellicola televisiva di Rai Uno sulla vicenda del "padre separato" non vi induca nell'errore: Caritas ospita prevalentemente "genitori separati dai figli" tra gli extracomunitari o i comunitari soli in Italia per lavoro, quelli di fatto che si sottraggono al racket dell'impiego delle manovalanze in nero, ridotti in stato di povertà. I poveri "padri" sono così effettivamente separati dalle famiglie dai molti chilometri, che li separano fisicamente dal proprio paese di origine. Gli italiani hanno una incidenza minima, a Roma sono praticamente sconosciuti, mentre a Milano ce ne solo 5 o 6 in tutto tra i documentati che frequentino le "mense della carità".

Ciò è confermato inoltre dal dato fornito dalla ricerca Istat di recentissima pubblicazione, dedicata alle "condizioni di vita delle persone separate, divorziate e coniugate dopo un divorzio", che rileva come siano le donne a subire una involuzione economica personale e familiare dalla fine di un matrimonio. Altresì dal vostro articolo è scomparso completamente il contenuto del rapporto Eurispes 2011 sulla "condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza", cioè i figli, ad integrale favore di questi padri "certamente adulti" e interessati.

La mistificazione del dato della Caritas è manifattura di un pool di associazioni e di spregiudicati studi legali, interessati ad un obiettivo differenziato solo dall'oggetto statutario molto diverso da quello apparente e che non ha nulla di sociale. Le associazioni dei cd "padri separati" chiedono benefici per se stessi, gli avvocati mirano all'introduzione di una "mediaconciliazione familiare" obbligatoria che, come l'altra ormai in vigore, avrebbe come effetto immediato di far crescere a dismisura i costi di una separazione o di un divorzio per l'introduzione di altre professionalità da retribuire.

L'intero comparto associativo, invece, è coautore della campagna per l'introduzione della "sindrome di alienazione genitoriale", la P.A.S. (Parental Alienation Syndrome), con il ddl 957 - gemello "cattivo" del ddl 2454 citato dal vostro articolo - per la modifica della L. 54/2006 sull'affidamento condiviso, che ha la presunzione di inserire l'accertamento obbligatorio dell'esistenza di una presunta malattia psichiatrica, per altro priva di alcun avallo medico dalla comunità scientifica internazionale e non inclusa nel DMS IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, la cd bibbia della psichiatria) direttamente nel nostro ordinamento giudiziario.

E' utile ribadire che l'introduzione di un pregiudizio a carattere medico psichiatrico nel nostro ordinamento giudiziario subirebbe un primissimo stop in Aula con la pregiudiziale di costituzionalità, ma anche qualora fosse votata con la fiducia o a colpi di maggioranza perirebbe miseramente di fronte alla Suprema Corte Costituzionale alla prima occasione. La presunta malattia, infatti, è tale fornire uno strumento paramedico giudiziario per definire "alienato" il minore e quindi renderne inefficace la "deposizione in Tribunale". L'effetto dell'introduzione di una presunta malattia nel nostro ordinamento imporrebbe una riduzione immediata del Diritto del Minore, alla stregua di dichiarare inabili alla testimonianza tutti coloro affetti dalla sindrome di Down di ogni ordine e grado (e ve ne sono anche di laureati).

Non è un caso che la PAS sia stata usata con una distruttiva efficacia nei Tribunali americani solo per casi di violenza o abuso di minore nelle dispute di affidamento tra i genitori. Richard Gardner autore della teoria, psichiatra forense tossicodipendente ammalatosi di distrofia simpatica riflessa e morto suicida autoinferendosi numerose coltellate al petto e al collo con una mannaia da macellaio, ebbe dalla esperimentazione solo giudiziaria anche il ritorno di alcuni suicidi tra le vittime strappate al genitore protettivo e collocate dal giudice presso il genitore violento o abusante. Fortunatamente molti dei casi trattati da Gardner furono rivisitati durante lo scandalo e sanate situazioni di inenarrabile violenza ai danni di bambini e bambine. Coloro che negli states sono stati bambini vittime di Gardner oggi sono divenuti associazioni, che combattono strenuamente l'applicazione giudiziaria della teoria criminogena ai casi di pedofilia o di violenza familiare.

Allego le bozze del Rapporto Caritas pubblicato nel 2011 e i link per rivedere l'Indagine Istat sulle "nuove povertà" che conclama la povertà delle "Donne" giovani e con figli, nonché le relazioni redatte ai fini dell'Audizione presso la Commissione Giustizia al Senato sui due ddl scritte dall'Avv. Girolamo Andrea Coffari, presidente del Movimento per l'Infanzia, e dal Dott. Andrea Mazzeo, psichiatra e dirigente medico della Asl di Lecce.

Concludo con il ribadire mestamente che in tempi di grave crisi, quale quello verso il quale si avvia il Paese, la partecipazione mediatica ad una campagna che apre ufficialmente le ostilità tra i "generi" maschile e femminile può, a livello sociale, produrre gravi danni per la popolazione. Istat infatti rileva che il 75% dei genitori maschi non è in regola con il pagamento dell'assegno vitalizio per i figli e, considerando l'ampiezza del dato nazionale prodotto da Istat, è bene sospettare che si celi ben altro oltre alla povertà. Sussiste inoltre il rischio che da questa impietosa campagna nasca inoltre una nuova "affittopoli" di partito.

Vedere: http://it-it.facebook.com/people/Locmi-Odc/100002995830906

Pagine come questa che vi mostro sono esclusivo appannaggio mediatico delle organizzazioni descritte sopra e non rappresentano certo l'immagine di una Italia onesta e impegnata a risollevarsi dalla crisi, informo inoltre che i contenuti diffusi dalla pagina sono riprodotti da ben oltre 500 pagine facebook di poco differenti e un centinaio di siti web commissionati dalle Associazioni e dagli studi legali ad una società di marketing e web hosting fiorentina, la Geobox.IT Srl, il cui titolare è sotto processo presso il Tribunale di Firenze per gravi maltrattamenti familiari (il reato è stato determinato per effetto di una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, a disposizione se occorre).

Inoltre, cosa gravissima fin in violazione della legge e contro la deontologia professionale di avvocati e medici cui è vietata la pubblicità, tutti i professionisti legati al circuito sono di fatto "pubblicizzati" da queste pagine e con ricca esposizione di indirizzi e altri recapiti.

Loredana Morandi, presidente associazione Argon - Rete di artisti contro le guerre, e responsabile della comunicazione del Movimento per l'Infanzia


Gli Allegati

ISTAT - CONDIZIONI DI VITA DELLE PERSONE SEPARATE, DIVORZIATE E CONIUGATE DOPO UN DIVORZIO

CARITAS - RAPPORTO 2010 SU POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE IN ITALIA

OSSERVAZIONI MOVIMENTO PER L'INFANZIA SULLA PAS

ADIANTUM - I DOMINI AMMINISTRATI DALLA GEOBOX.IT SRL DI FIRENZE

Link originale all'articolo: http://affaritaliani.libero.it/sociale/falsi-movimenti-femminili-creati-da-padri-separati-contro-donne151211.html?


Gli screenshot

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-16_211602_AFFARI-ITALIANI.jpg

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http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-17_135032_affari_italiani.jpg

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Warshak, la leggenda dei 5 pedofili recidivi

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Nello specchietto di comparazione ciò che appare a lato sinistro è scritto dalla sottoscritta, a destra invece potete leggere la traduzione fatta da qualcun altro al lavoro di Warshak, che riporto di seguito in corsivo per brevità:

"I bambini hanno dato punteggi alti alla struttura, un resort con piscina, giochi, attività ludiche e detto di essere stati felici di aver partecipato. Senza impiegare nessuna coercizione, 18 bambini su 23 hanno recuperato e mantenuto un sano rapporto con il genitore alienato."

A ciò che scriverò di seguito si perviene con l'uso della logica, partendo dal presupposto che: la PAS è un violento pregiudizio a carattere medico giudiziario inventato per mettere a tacere il Minore in Tribunale.

Analizziamo così il contenuto "tradotto" su quello che in precedenza abbiamo definito il "campeggio degli orrori", ovvero l'invenzione di Warshak. L'orrore, nella fattispecie, è di fatto la coercizione del Minore e l'obbligo a rapportarsi personalmente con un genitore violento o abusante. Il luogo è ininfluente, sia campeggio o resort con piscina, ma sappiamo che per ottenere un punteggio favorevole del bambino, egli o ella hanno avuto i propri spazi di "solitudine - gioco lontano dal genitore o subito la sua presenza con la protezione/filtro di altri adulti.

Ciò che è eccezionale è il risultato ottenuto da Warshak: su 23 genitori, 5 si sono manifestati come pedofili violenti. La prova dei reati senza ombra di alcun dubbio nella testimonianza diretta del Minore, ad uso incidente probatorio, sulla quale siamo liberi di intuire che quei cinque genitori siano stati tutti condannati dalla giustizia americana.

L'ampia bibliografia concernente la psicologia del pedofilo e il suo metaprogramma coercitivo di abuso fisico e psicologico ai danni del Minore, violento al punto tale da riuscire a subornarne la testimonianza e la più semplice richiesta di aiuto ci aiutano a ritenere, a ragione, probabilmente pedofili e violenti tutti e 23 i genitori, che hanno scelto scientemente di utilizzare in Tribunale lo strumento solo giudiziario di Gardner contro i propri figli, cioè la cd sindrome di alienazione genitoriale nell'involuzione data da Warshak.

Qual'è l'elemento che fa di Warshak un macellaio? L'aver ottenuto la prova provata, con la collaborazione obbligata del bambino, infischiandosene della sua volontà e più in generale della sua capacità di sopportare il Danno, ma soprattutto senza alcuna protezione fisica o giudiziaria nei suoi confronti. Una enorme violazione del Diritto del Minore.

Infatti nel paese di Warshak, in rari ed eccezionali casi di grande maturità del Minore e con il placet del pubblico ministero, soltanto la Polizia statunitense ha i requisiti giuridici per creare l'occasione di un confronto diretto tra il minore e l'adulto che lo ha seviziato.

Per operare questo genere di indagine la Polizia provvede il bambino in primo luogo di una efficace protezione per la sicurezza fisica, dotando inoltre gli ambienti dell'incontro di telecamere e microfoni. Così l'istituzione pone sì a rischio il minore, ma essendo nella condizione di intervenire immediatamente in sua difesa con un vigile controllo al momento della "flagranza di reato".

Cosa questa impossibile in ambienti alberghieri gestiti da privati a "stanze chiuse".

Gli accadimenti degli ultimi anni ci sono da monito: non c'è un limite alla violenza dell'uomo! Ben lo rammenteranno coloro che, direttamente o indirettamente, hanno assistito all'accoltellamento di un folle "padre separato" ai danni della ex moglie costretta ad incontrarlo di fronte ad una assistente sociale.

E' facile intuire che, come i suicidi dei minori vittime di Gardner han distrutto la carriera dello psichiatra forense, anche per la carriera di Warshak è già pronta la fine ingloriosa e sanguinosa dell'abuso di un Minore in sede di "campeggio degli orrori".

Stante l'immaginabile orrore è consolante sapere che l'emulo Warshak meriterà sicuramente la galera, contrariamente a quanto non è accaduto al mentore Richard Gardner, il quale gode oggi di una imperitura fama e di una personale apologia nei siti della pedofilia internazionale. Tra i reati che potranno essere contestati a Warshak possiamo fin d'ora annoverare: l'inquinamento probatorio, la corruzione in atti giudiziari, l'omissione e il reato di favoreggiamento, se non addirittura il concorso esterno con tanto di reati accessori. E, naturalmente, la "circonvenzione di incapace" ai danni delle vittime Minori.

Galera meritata anche intellettualmente dall'autore della "giornata di copertura" all'Alice Day, il giorno dell'orgoglio degli orchi che concupiscono le "bambine".

L.M.






giovedì 8 dicembre 2011

Ho telefonato a Gaetano Giordano, psichiatra pro PAS

Ho telefonato a Gaetano Giordano, psichiatra pro PAS



Sì, ho telefonato al dr Gaetano Giordano, psichiatra assicurativo in Roma. Ho telefonato perché una sua vistosa pubblicità campeggia sul gruppo facebook "NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE", denunciato presso la Procura della Repubblica di Torino fin dall'agosto 2009 e successivamente nel corso dell'ultimo anno a seguito di ulteriori danneggiamenti ad una associazione.


Il progetto di un "Osservatorio contro gli abusi peritali" in se potrebbe essere nominalmente buono, anche se evidentemente gestito da professionisti contro professionisti della stessa materia in Tribunale, con risultato anche da definirsi fazioso e le mire tipiche dell'illecita concorrenza. Anche formalmente: i periti di parte si coalizzano contro i periti scelti dal giudice per "giudicarli"? Sì, ci vuol proprio poco a fare l'illecito commerciale. Fin qui potrebbero essere già sufficenti le ragioni che inducano a dubitare della legittimità di tale iniziativa, ma è il veicolo pubblicitario a suscitare lo sdegno delle persone per bene e il mio.

La pubblicità è vietata ai medici dalla legge, lo sappiamo tutti, ed il farne uso è anche contrario a quanto disposto dall'Ordine Nazionale dei Medici in tema pubblicistico nel codice deontologico.


Ciò detto il mio sdegno proviene dalla pubblicazione contestuale sulla stessa pagina facebook, di un ennesimo atto tipico dell'illecito commerciale: una "lista di proscrizione" degli specialisti contro la P.A.S. (la falsa sindrome di alienazione genitoriale), firmata sempre dalla Geobox.IT Srl di Firenze, in cui appare anche il mio nome.

Una tecnica pubblicitaria che lavora sullo sporco, già vista in quel della divulgazione dell'esposto Adiantum al CSM contro un giudice che sospendeva il proprio giudizio in merito all'affidamento condiviso di un minore perché, ovviamente, il padre era indagato per abusi e violenze familiari. Anche allora il mio nome e quello dei "proscritti" veniva utilizzato come veicolo pubblicitario per l'iniziativa, ben sapendo che nessuna accoglienza potrebbe trovare su questo sito una tal azione di disturbo al lavoro certamente retto e onesto del giudice in un difficile caso di minori. Qui, mi sento di garantire che: Voi lettori Non vedrete mai delinquere una azione di protesta strumentale nei confronti della rappresentanza istituzionale del Terzo potere dello Stato.

Per quanto mi riguarda, l'autore/società dello scritto è persona già denunciata e con un esposto Legge Stalking presso il Questore di Roma, ed un secondo per l'uso dei loghi della Ferrero Spa ai fini dell'abuso continuato della credulità popolare, insieme alla dirigenza della Associazione appaltatrice del servizio.


Così, pur comprendendo con chiarezza che il virtuale tv mal si coniuga con la fame di nuovi clienti del "nostro" nel real, pure non posso che dichiararmi disgustata dall'uso e dalla spendita personale fatta dal Giordano, cliente fisso di una società di webmarketing il cui titolare è prossimo alla condanna presso il Tribunale di Firenze, e con tanto di sentenza di Cassazione che ne delibera l'efficacia del "reato".

Ciò perché, come potete vedere, il dott. Gaetano Giordano è frequentatore assiduo dell'intera operazione marketing della Geobox.IT Srl per Adiantum. Infatti, a cavallo tra il 30 e il 31 dicembre dello scorso anno (a.D. 2010) egli scriveva testualmente:

Gaetano Giordano: A mio avviso, CERTE MADRI, quando TROPPO OSSESSIONATE dal pericolo dei "pedofili" (ne vediamo MOLTE su FACEBOOK), in realtà vedono nel "pedofilo" quella volontà abusante del bambino che HANNO DENTRO DI SE' e che NON si manifesta come PEDOFILIA, ma COME seduzione AFFETTIVA del bambino che viene INCATENATO al suo ruolo di OGGETTO.

Oggettivamente, nel leggere scritti tanto sessisti e superficiali, si potrebbe far presto con il bollare il Gaetano Giordano come un cattivo prodotto, della pubblicistica spazzatura che sfrutta la televisione pubblica. Già dato il disamore per la deontologia professionale sul tema pubblicistico, e rammentando che Gardner scrisse la stessa cosa nei confronti di quel Giudice che condanna il pedofilo a scontare la pena per i suoi reati, non sembra appunto il caso di escludere a priori questa possibilità.

Però, per l'esperienza di aver già visto negli stessi ambienti della Geobox.IT Srl, ex circuito "Falsi Abusi", dare il sostegno a parecchi famosi pedofili anche su facebook (i più noti sono già in carcere) e vista l'inequivocabile apologia di Gardner negli scritti della cultura pedofila internazionale, a fronte di tali dichiarazioni, ritengo sia opportuno domandarsi se non sia veramente "poco chiaro" e niente affatto "chiaroveggente" questo professionista minore delle assicurazioni.

In realtà in Italia l'unica cosa che han capito bene sulla P.A.S. è l'interesse pecuniario, che si accompagna gioco forza alla devastante campagna marketing fondata sui famigerati otto sintomi di Gardner, posta in essere da persone a contratto e da una rete di associazioni di genere "scatole cinesi" (Fenbi a casa del Cismai, l'AIAF e l'Adiantum residenti allo stesso indirizzo e così via). Ad iniziare con lo scenario "preso in prestito" della mistificazione del dato sulla "Violenza contro le Donne".

Purtroppo per il Giordano e per quelli come lui: Tre indizi fanno una prova. Gardner era un pedofilo, dichiarato. Non sono in errore quindi gli apologi e cultori pedofili internazionali della sua opera, non v'è nessun errore d'attenzione nella rilevazione che il 25 aprile della alienazione genitoriale corrisponda esattamente al ricalco del 25 aprile della giornata dell'Alice Day dei pedofili di genere etero sessuale, e non c'è alcun dubbio sulla tecnica del "ricalco" per la virulenza dell'opera di clonazione di nomi, associazioni e loghi commerciali fatta ad oggi per veicolare il prodotto giudiziario denominato P.A.S.

Concludendo, atteso l'ovvio della provocazione del "pensatore indipendente" che vi è solito, intimo la cessazione immediata delle attività dolose di stalking ai miei danni e l'atto deliberato di inquinare il servizio televisivo pubblico e facebook italiano con gli spot dei propri studi peritali.

Loredana Morandi

PS: Mi hanno fatto notare che non ho narrato degli esiti della conversazione. Mi scuso, ma ho ritenuto che fossero palesi. Appartiene al regno dell'ovvio che un professionista, avvezzo all'utilizzo dello strumento pubblicistico anche quando ha carattere criminogeno, o si voglia dire dell'azione di un "grato" psicopatico, non risponda di persona in merito alla propria responsabilità sociale, civile e penale, nonché medica. Altri del suo staff, sentiti nella stessa giornata, non erano neppure informati del genere di vespaio in cui sono stati infilati.

Il Falso Movimento Femminile per la parità genitoriale e il File Sharing illegale

Il falso Movimento Femminile e il File Sharing illegale


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-07_155751_file_sharing.jpg


Alle ore 16:10 di oggi, 7 dicembre 2011, sul gruppo facebook del sedicente "Movimento femminile per la parità genitoriale" appaiono ben due link per la distribuzione illegale di file formato .AVI, contenenti presumibilmente due episodi della serie televisiva "Sarò sempre tuo padre" in violazione del copyright.

Il nome dei due file non lascia dubbi e presto probabilmente sarà in distribuzione anche la terza puntata. Si tratta infatti di un rip artigianale firmato:

Saro.Sempre.Tuo.Padre.2011.EP01.iTALiAN.PDTV.XviDSiD.avi
Saro.Sempre.Tuo.Padre.2011.EP02.iTALiAN.PDTV.XviDSiD.avi

Naturalmente del rippaggio amatoriale non mi interessa discutere della produzione del file, bensì mi interessa discutere della sua distribuzione via Facebook a ben 4.084 utenti iscritti e partecipanti al gruppo del sedicente movimento femminile, invitati a vedere il filmino amatoriale.

Rammenteranno i miei lettori, che tempo fa avevo rilevato una distribuzione di pornografia virtuale a tema infantile, sempre sulla pagina del sedicente gruppo denominato "Movimento Femminile per la parità genitoriale". Potete rileggere e vedere i miei screen shot qui.

Come più volte ho rilevato gli ambienti criminogeni legati a queste iniziative di mera facciata sono in larga parte provenienti dal pianeta del file sharing illegale. Da ciò il mio consiglio di rivolgersi ai Carabinieri e/o addirittura alla Guardia di Finanza, perché la Polpost NON lavora il file sharing illegale, mentre i due corpi dell'esercito hanno i propri specialisti.

Resta in ogni caso la brutta facciata di chi chiede giustizia e poi si esprime esclusivamente con performance censurabili, se non addirittura perseguibili come reati: dalla taglia sul ritrovamento della bimba dei Camparini al file sharing illegale.

Deontologia professionale portaci via, questa inoltre è una facciata bruttissima per i due o tre avvocatucci che si aggirano su quelle pagine, perché si rendono responsabili di concorso alle attività illegali dei loro clienti.

Sarà pur vero che tutto fa "pubblicità", ma qui c'è più di una professionista che si gioca la reputazione per 4 assi di un colore solo (cifra Rimmel - De Gregori). Altra casistica che non è il caso di escludere è che si tratti addirittura di personaggi "senza alcuna reputazione".

Ultimo: non avete visto il telefilm "Sarò sempre tuo padre"?

a) non vi siete persi proprio niente,

b) non è il caso di commettere un reato.


Di seguito gli altri screen shot a disposizione dell'autorità preposta.


Loredana Morandi


Screen shot nr. 2

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-07_155323_file_sharing_illegale_intera.jpg

clicca per allargare l'immagine


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Screen shot nr. 3

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2011-12-07_155824_p2p_url_gruppo.jpg

clicca per allargare l'immagine