domenica 25 dicembre 2011

Clamoroso: 700 psichiatri forensi hanno RIFIUTATO l'intervista di Warshak




Lo dichiara una mesta nota del blog di Richard Warshak del maggio 2011, diffusa in questi giorni dai profeti italioti della p.a.s. con la solita tracottante mistificazione del dato scientifico. Non è così per Warshak, il quale negli states rischia addirittura che alcuni professionisti gli tolgano il saluto.

Infatti, si è tenuta proprio nel maggio scorso l' International Conference of the Association of Family and Conciliation Courts, alla quale hanno partecipato circa 1000 esperti di psichiatria e psicologia forense. Nel corso della conferenza Warshak e i suoi accoliti hanno proposto ai partecipanti una intervista sul tema dell'inclusione dell'alienazione genitoriale nel DSM-V, la futura edizione del Manuale Diagnostico e Statistico della American Psychiatric Association attualmente in corso di redazione.

Tra i mille partecipanti sono stati ben 700 i professionisti della psichiatria forense che hanno rifiutato ogni contatto con gli accoliti pro P.A.S., onde non finire invischiati nella consueta mistificazione del dato scientifico.

In merito ai trecento "spartani" costretti alle Termofili, cioè messi alle strette dagli intervistatori, è lo stesso Warshak a dichiarare la sconfitta dell'aver ricevuto risposte di argomento diverso sulle possibili cause che inducono un bambino a rifiutare il genitore non convivente (il 98% dei 300 intervistati), ma tutte le risposte sono risultate univocamente contrarie all'inclusione della p.a.s. (sindrome di alienazione genitoriale) nel DMS-V.

Per questa ragione Warshak sul suo blog si domanda se non sarebbe stato più opportuno evitare del tutto la parola "alienazione" dall'intervista, utilizzando domande semplici come: "Credi che ci siano alcuni casi in cui il comportamento del genitore rifiutato non ha contribuito in modo significativo al rifiuto di un bambino?"

Data la non infallibilità del comportamento umano, vista e studiata nel maschio della specie, non crediamo affatto a questa possibilità. Un bambino che rifiuta uno dei due genitori ha sempre delle ottime ragioni, fosse anche l'assegno di mantenimento con il quale il padre ricatta la madre.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNcRr78EMfN7pSnFuuYnvEYposC8l-bxToRpoZ9qP4cb4ezOcftmt01v1rp8YGL9Ex4x3WoXKDz8W7RjNyK8mWmIlKh36ixYHdwXJG_yw0nbxa-UOKSdYdG_vxvyl0nx6m0MqnRCI6TCpc/s1600/2011-12-26_071027_treciento.jpg

LA MISTIFICAZIONE ITALIANA

In Italia, come visibile dallo screen shot, la mesta notizia data da Warshak è stata magnificata e gonfiata a dismisura e dei 700 rifiuti "a priori" si è persa traccia, mentre sui restanti "300 spartani" gonfiati fino all'intero totale dei partecipanti è stato millantato il plauso alle tematiche della p.a.s.

Secondo il traduttore della Geobox.IT Srl di Firenze, infatti, il solo tema trattato dalla conferenza annuale dell'Association of Family and Conciliation Courts del maggio scorso sarebbe stato la p.a.s. (sindrome di alienazione genitoriale) e la sua introduzione nel DMS V. Essendo ciò evidentemente un incredibile Falso, visto che la conferenza annuale della AFCC ha come oggetto solo temi scientifico - legali a carattere nazionale e anche, dove occorra, il rinnovo delle cariche.

A beneficio dei lettori è giusto ribadire che l'applicazione forense è considerata una branca minore della Psichiatria, la quale invece si fonda sulla ricerca, sul dato statistico e sugli studi accademici. Lo stesso accade in Italia, dove la figura professionale che più si avvicina ad uno psichiatra forense americano è quella dello psichiatra delle "assicurazioni", cui nessuno attribuirebbe una cattedra di "ricerca" anche per la peculiare staticità dell'argomento giurisprudenziale.

Diffidate dalle imitazioni: in Italia le politiche della P.A.S. sono propugnate da alcuni mediocri studi legali, pochi psichiatri assicurativi e da 24 associazioni che non hanno neppure 8 membri ciascuna, ma pescano nel fondo del 5x1000 a discapito del lavoro di tutte le Onlus impegnate nel volontariato. E' storia che l'amministratore della Geobox.IT Srl, attuale traduttore degli scritti di Warshak e webmaster del pacchetto pubblicitario p.a.s. (500 pagine facebook, più di 100 siti web), sia un ex esercente del settore telematico della pornografia. L'uomo è attualmente sotto processo per gravi maltrattamenti familiari, il reato a lui ascritto è stato sancito da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione.

Il ddl 957 che ha la presunzione di voler introdurre dal nulla la p.a.s. nel nostro ordinamento giudiziario è incostituzionale alla stregua delle leggi razziali di Mussolini, perché di fatto introduce un pregiudizio medico giudiziario nei confronti del minore impedendone la testimonianza in Tribunale e/o rendendola inascoltabile per "malattia".

Originale: http://giustizia-quotidiana-no-pas.blogspot.com/2011/12/clamoroso-700-psichiatri-forensi-hanno.html

Loredana Morandi

2 commenti:

  1. NON è vero che "in Italia le politiche della PAS sono propugnate solo da mediocri studi legali, pochi psichiatri assicurativi...."
    E' vero che il dibattito sull'esistenza o meno della PAS sia molto acceso, ma è vero anche che moltissimi operatori psico-sociali utilizano i criteri valutativi della PAS con buoni risultati in Consultori Familiari pubblici e privati e istituzioni...
    Come sempre non c'è una "verità" unica quando di parla di persone.

    Per confermare le mie parole allego ad esempio i documenti della provincia di milano...

    http://www.provincia.milano.it/affari_sociali/correlazioni.html?pat=/affari_sociali/che_area_ti_interessa/Minori/&cat=Pubblicazioni

    http://www.provincia.milano.it/export/sites/default/affari_sociali/Allegati/sn_pas.pdf

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  2. No. Non è come dice signor Alessandro Di Paola.
    I falsiabusologi sono un numero ristretto di persone e con personali profili estremamente discutibili.
    E' vero soltanto che in Italia ci sono organizzazioni intenzionate a spendere molto denaro per reclamizzare le politiche della PAS.
    Il caso qui segnalato è clamoroso, in quanto lo stesso Warshak ha dovuto fare un proprio mea culpa in merito alla credibilità delle proprie intenzioni.
    Intenzioni che hanno già dato il frutto di "coprire", con la falsa giornata dedicata alla alienazione genitoriale, addirittura l'Alice Day: cioè la giornata dell'orgoglio degli orchi che seviziano le bambine.
    L'episodio narrato vuol dire che Nessun Professionista americano si accosta volentieri o di propria iniziativa a Warshak. E che lui lo sa.

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